5 cose da considerare prima di mettersi a dieta

 
 

Le diete sono uno degli argomenti più discussi della nostra epoca. Solo googlelando la parola, saltano fuori miliardi di risultati. L’alimentazione e’ ormai divenuta parte di ogni conversazione che si rispetti.

A scadenze regolari mi sento chiedere: “ma e’ vero che ‘riempire con alimento a piacere’ fa bene?”, “ma e’ vero che ‘riempire con alimento a piacere’ fa ingrassare/dimagrire?”, “il mio dietologo mi ha dato questa dieta, cosa te ne pare?”

Io non sono un dietologo. OK, ho una laurea ed un dottorato in discipline scientifiche, ma non sono un dietologo. Non sono esperta in nutrizione. L’alimentazione e’ un discorso complesso, in cui si trovano poche certezze e molti dubbi (e ricordate, le calorie contano!!!).

Pero’, nel corso degli anni ho sviluppato il mio pensiero critico sulla questione di come affrontare una dieta. E quando dico dieta, parlo di diete ipocaloriche per perdere peso, tralasciamo quelle per il controllo di situazioni tipo ipercolesterolemia, diabete, pressione alta etc.

Perche’ un post sui fattori da considerare prima di intraprendere una dieta? Perche’ l’atteggiamento mentale di come affrontate una dieta e’ molto importante, quasi quanto la dieta stessa.

Ecco qui, in 5 punti, facili facili, le cose da considerare, secondo me, prima di mettersi a dieta.

  1. Cercate di capire dove sbagliate.

    Perche’ se avete preso 10 kg, c’e’ qualcosa che non va con la vostra alimentazione o col vostro stile di vita. Capire il problema, e’ il primo passo per trovare una soluzione. Non nascondetevi dietro a frasi “ma ho il metabolismo lento” (succede, ma e’ raro). Andate a fondo, alla radice del problema. E se sospettate davvero che il vostro metabolismo marci alla velocità di un bradipo stanco, chiedete al vostro medico di farvi fare dei test specifici.

  2. Affidatevi a un professionista.

    Lasciate perdere il fai da te. Lasciate perdere le diete trovate sui social e su internet. Lasciate perdere chi vi illude con rimedi miracolosi. Cercate una persona seria che vi segua e vi aiuti a risolvere il vostro problema. Siate onesti e raccontate come vi alimentate e qual’e’ il vostro stile di vita (sedentario, sportivo etc…). Più onesti sarete, più il professionista potrà individuare dove sta problema e come aiutarvi a risolverlo. Magari deve insegnarvi a mangiare correttamente, forse avete cambiato di stile di vita, oppure il vostro problema e’ la fame nervosa e potrebbe essere d’aiuto il supporto di uno psicoterapeuta.

  3. Scegliete con cura la persona che vi seguirà in questo percorso.

    E qui e’ un po’ complesso. Tendenzialmente si va per passaparola. Potete chiedere in giro, ma fate anche la vostra ricerca. Non andate da una persona solo perche’ ha fatto perdere 10 kg in 2 mesi al vostro amico/a. Ho sentito autorevoli personaggi suggerire di aggiungere il sale in fase di cottura, “cosi’ evapora” (il sale non evapora, sigh :(), ed altri consigliare il fruttosio al demonizzatissimo glucosio, perche’ “e’ uno zucchero complesso” (no! il fruttosio e’ uno zucchero semplice!!! sigh, sigh, sigh). Potrei riempire pagine con gli strafalcioni scientifici che le mie povere orecchie hanno dovuto ascoltare…Il vostro professionista dovrebbe seguire la letteratura scientifica, soprattutto in un ambito come l’alimentazione, dove ci sono continue scoperte e smentite. Chiedete, fate domande per capire come lavora, ne avete tutto il diritto. Alla fine siete voi che pagate, no? Quindi cercate di capire se l’investimento vale la pena. Se non siete convinti, cambiate persona.

  4. Evitate diete strampalate.

    Per favore, per favore, per favore…evitate stramberie. Pensiamo sempre che la nostra situazione sia unica e crediamo che solo un rimedio originale possa tirarci fuori della stallo. Se siete amanti della colazione cappuccino+cornetto alla crema e vi propongono invece frittata di chiari ed alghe nori, quando pensate di poter durare? Qualche settimana o qualche mese al massimo, magari perdendo peso. Ma poi afflitti dalla frustrazione, arriverà il giorno in cui vi lancerete senza remore sul primo budino di riso che vedete. La dieta dovrebbe anche considerare i vostri gusti, o difficilmente riuscirete a mantenere quel regime. E soprattutto, non c’e’ nessun alimento da demonizzare, ne’ alcuno da elevare come miracoloso. L’alimentazione va vista nel complesso.

  5. Andate con calma.

    Portate pazienza. Ricordatevi che l’idea della dieta dovrebbe essere imparare a nutrirsi in maniera corretta. Bisogna eliminare le cattive abitudini ed apprendere quelle buone. E mantenerle. Questo richiede tempo. Molte persone pensano che la dieta sia una parentesi di pochi mesi, al massimo un anno. Dopo ritornano alle vecchie (cattive) abitudini alimentari, riprendendo inevitabilmente peso. Molti nutrizionisti/dietologi iniziano con regimi ipocalorici (1200-1500 kcal al giorno), per far perdere peso rapidamente e far avere risultati immediati (in realtà, si potrebbe proporre un regime meno restrittivo paragonabile al proprio fabbisogno calorico. Ma il paziente impegnerebbe mesi a perdere 3-4 kg, con frustrazione, demotivazione e conseguente abbandono della dieta). Poi si passa ad un regime di mantenimento (es. 2000 kcal), perche’ la persona non riprenda i kg persi. Ma spesso il mantenimento e’ preso sottogamba (ho perso i miei 10 kg, no? E’ fatta!) e viene seguito solo per poche settimane. Invece dovrete sempre avere un occhio su come vi alimentate. E sullo stile di vita che avete. Sempre.

Lo so, non ho dato nessuna buona notizia. Ma spero che questi punti vi possano essere d’aiuto. Vi trovate d’accordo? Fatemelo sapere nei commenti!