Non raffinato, è meglio?

Quando ho aperto il blog, uno degli obiettivi era quello di analizzare le varie bufale che girano in rete su argomenti scientifici. Il top del top si trova in ambito nutrizionistico, dove, troppo spesso, si cerca di far leva sulle paure delle persone per vendere qualcosa o, semplicemente, per rendere una notizia sensazionale.

Sia ben chiaro: sono dell’idea che ognuno, raggiunta l’età adulta, abbia il sacrosanto diritto di alimentarsi come meglio creda. L’importante è farlo consapevolmente e non seguendo le mode del momento. Perchè le mode alimentari dilagano e i falsi miti pure.

Oggi potrei creare delusioni e spezzare il cuore ad alcuni dei miei lettori ;) Ma visto che in diversi me l’hanno chiesto, trattiamo il tanto discusso argomento sullo zucchero bianco. C’è un vantaggio nutrizionale a preferire quello non raffinato?

 
 

Piccola premessa: il saccarosio, il comune zucchero da tavola, è naturalmente bianco e cristallino. È un dimero, ovvero è formato da due molecole: il glucosio ed il fruttosio. Come molti sapranno il saccarosio viene estratto dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. Durante il processo di raffinazione, il saccarosio viene separato dalla melassa. In zuccheri non raffinati, tipo il muscovado, la melassa non viene completamente rimossa e lo zucchero rimane scuro, un po' appiccicoso e con un bouquet aromatico particolare (a me ricorda un po’ la liquirizia :)).

La melassa sarebbe la parte contenente sostanze interessanti dal punto di vista nutrizionale, tipo minerali e vitamine. Questo avrebbe alimentato la convinzione che lo zucchero non raffinato, proprio perche' contenente parte della melassa, sia migliore dal punto di vista nutritivo. Ora, leggendo una review (un articolo riassuntivo) del 2015, noto che il contenuto di vitamine e minerali è abbastanza insignificante per la dose di saccarosio che assumiamo giornalmente.

Tanto per fare un esempio, i livelli medi di niacina o vitamina B3 (ho preso quella più abbondante) starebbero intorno a 2.14 mg per 100 g di zucchero non raffinato (la variabilità è comunque elevatissima). Visto che i valori raccomandati di B3 sono 16 mg al giorno per il maschio adulto medio, capite che dovremmo assumere almeno 600 g di zucchero per garantire un apporto adeguato!!! Francamente spero che nessuno si mangi una quantità tale di zucchero che dovrebbe essere, anzi, limitato perchè è ormai appurato che ne mangiamo troppo!

È questione di buon senso: per i cereali o le farine ha senso scegliere il corrispettivo integrale, perchè ne consumiamo in larga quantità (pensate alla vostra porzione di pasta o a quella di pane/crackers che usate per accompagnare il vostro pasto). Ma quanto zucchero aggiungete al vostro the/caffè? Pochi grammi al giorno (mi auguro :)), per cui il contributo è insignificante.

In conclusione, scegliete lo zucchero che più vi piace e pensiamo, invece, ad assumere vitamine attraverso altre fonti (frutta, verdura).

Vi è piacuto questo articolo? Fatemelo sapere nei commenti :)

p.s. se volete approfondire l’argomento zuccheri, Bressanini ha postato un video mooolto interessante al riguardo.

Fonti

R.W. Jaffé, Journal of Food Composition and Analysis, 43, 2015, 194–202

Health Canada, Dietary Reference Intakes Tables